NOTA a sentenza – Avvocato Giampiera Polignano
PER L’ESENZIONE deve avverarsi il caso in cui il titolo della concessione di occupazione sia assistito da 2 requisiti:
che l’impianto sia gratuitamente devoluto all’Ente
che l’impianto presenti le caratteristiche del pubblico servizio
La Suprema Corte, con l’ordinanza 3949/2021, torna a disquisire sulla esenzione prevista dall’art. 49 lett. E) del d.lgs.507/93, ovvero sulle occupazioni “con impianti adibiti ai servizi pubblici nei casi in cui ne sia prevista, all’atto della concessione o successivamente, la devoluzione gratuita al comune o alla provincia al termine della concessione medesima”, fattispecie tipizzata che si perfeziona con la copresenza delle due condizioni: finalità di pubblico servizio ed attribuzione a titolo gratuito al demanio pubblico delle strutture.
Nel caso che ci occupa, il ricorrente eccepiva che:
– ricorresse un vizio di ultra petita, in cui era incorsa la Commissione Regionale, poiché pur riconoscendo la generica esenzione ex art. 38 del d.lgs.507/93, individuava, senza specifica domanda, il requisito della devoluzione degli impianti al Comune;
– la Commissione Regionale avesse mal interpretato la Convenzione esistente fra comune e concessionario;
-mancato accertamento della seconda, imprescindibile condizione ai fini della esenzione, ovvero del requisito del pubblico servizio integrato dalla attività della distribuzione di carburante.
La Cassazione riteneva fondato solo il terzo motivo e rinviava alla Commissione Regionale che dovrà verificare l’esistenza sia dell’elemento soggettivo, ovvero la manifestazione di volontà dell’Ente titolare del diritto, sia di quello oggettivo dell’effettiva destinazione del bene al pubblico servizio.
Dirimente, in tal senso, la Cassazione, sez.5 sent. N. 11687/2017 “ in tema di Tosap, ex art. 200, lett.g) del R.D. 1175/1931 – Testo Unico per la finanza locale – nonché dell’art.49, lett.e) d.lgs.507/93, sono esenti dal pagamento le occupazioni finalizzate alla gestione di un impianto di distribuzione di gas metano, svolte nell’ambito di un rapporto di concessione di servizio pubblico, qualora sia prevista, al termine di quest’ultimo, la devoluzione gratuita all’Ente pubblico territoriale concedente, degli impianti ad esso adibiti” , nonché le Sezioni Unite che, seppur in occasione di una pronuncia su conflitto di giurisdizione, fissavano il principio secondo cui, affinchè un bene possa integrare il carattere pubblico, deve ricorrere il doppio requisito della manifestazione di volontà dell’Ente titolare del diritto e l’effettiva destinazione di quel bene al pubblico servizio.
PER L’ESENZIONE deve avverarsi il caso in cui il titolo della concessione di occupazione sia assistito da 2 requisiti:
che l’impianto sia gratuitamente devoluto all’Ente
che l’impianto presenti le caratteristiche del pubblico servizio
“Pertanto sussiste l’errore della CTR che ha ritenuto sufficiente ai fini della invocata esenzione la futura devoluzione dei beni al Comune, mentre avrebbe dovuto verificare la sussistenza dei parametri oggettivi e soggettivi per qualificare pubblico servizio l’attività in questione.”