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Stampa & Tributi del 7 agosto 2023

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Riordino della fiscalità locale, tra esigenzedi gettito e modernizzazione dei processi edella riscossione, La riscossione dei tributi come doverosoepilogo del sistema fiscale, Comuni, Città e Province: nella riforma entra anche lo status di Roma Capitale, Entrate-Riscossione rispondono di danno erariale per la tardiva notifica delle cartelle di pagamento, Processo tributario, chi vince paga le spese in oltre il 50% dei casi, Avviso di liquidazione, nonserve allegazione, Società, notifica semplificata, Residenza e dimora per laprima casa, Immobili, Tari assolta dalconduttore, Impianti non accatastatisenza esenzione Ici, Prova solo in appello, spese compensate

Riordino della fiscalità locale, tra esigenzedi gettito e modernizzazione dei processi edella riscossione
Tommaso Ventre – Professore aggregato di Governance dei tributi locali presso l’Università della Campania LuigiVanvitelli
Così come delineata, la riforma fiscale è una cornice da cui non può ancora desumersi ilcomplessivo riordino che interesserà la fiscalità locale, il cui perno era e resta la fiscalitàimmobiliare; un ulteriore tema da tenere presente è la necessità di assicurare un gettitostabile che possa compensare i tagli. Infine, il tema dei temi, la riscossione locale: unariforma del sistema della fiscalità locale non può prescindere da una semplificazionesostanziale dei prelievi e da un’automazione dei processi e dei rapporti che oggi le modernetecnologie consentono. Sotto questi profili nella delega fiscale ci sono gli elementi di basenecessari affinchè si possa semplificare effettivamente, senza complicare il quadro normativodi un settore che era già giunto a maturità e stabilità.

 

La riscossione dei tributi come doverosoepilogo del sistema fiscale
Raffaele Rizzardi – Dottore commercialista, Rappresentante ANTI alla CFE, Comitato tecnico fiscale ANDAF
La delega fiscale pone degli obiettivi finalizzati a una maggior efficacia della riscossione. Ildiritto tributario è, infatti, un diritto attuato, deve cioè raggiungere il suo obiettivo che è quellodi far confluire in tesoreria le somme occorrenti per poter pagare il costo dei diritti dafinanziare; non ha alcun senso leggere nella Costituzione che l’Itala tutela la salute, piuttostoche l’istruzione, se non ci sono i fondi occorrenti. E il sistema della riscossione non èsicuramente efficiente da molto tempo, con il passaggio dalle esattorie a Equitalia e daquesta all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il cui compito è stato spesso reso difficile darottamazioni e dilazioni.

 

Comuni, Città e Province: nella riforma entra anche lo status di Roma
Capitale
di Gianni Trovati
Amministratori
04 Agosto 2023

Riparte il cantiere della riforma degli ordinamenti di Comuni, Città metropolitane e Province. Nel
consiglio dei ministri di lunedì approderà infatti anche il testo della delega preparato in questi mesi
dalla commissione tecnica al ministero dell’Interno. Un testo snello, in 11 articoli, che dà al Governo
un anno di tempo per una riforma a tutto campo di cui vengono fissati i princìpi.
L’ambizione è alta, e punta a una revisione complessiva delle funzioni fondamentali degli enti con
una divisione sufficientemente puntuale «da potersi tradurre in concrete ripartizioni di compiti tra i
vari livelli di enti locali, secondo il principio di non sovrapposizione». In questo disegno entra anche
il riconoscimento della condizione particolare di Roma Capitale, per la quale si prevederanno
«specifiche forme di autonomia regolamentare per la gestione delle funzioni e delle risorse umane e
finanziarie».

 

Entrate-Riscossione rispondono di danno erariale per la tardiva
notifica delle cartelle di pagamento
di Ulderico Izzo

La Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Campania, con la sentenza n. 445/2023, ha ritenuto l’agenzia delle Entrate-Riscossione responsabile di danno all’erario per aver fatto prescrivere un credito comunale per tardività della notifica delle cartelle di pagamento per carichi tributari ad essa
affidati.

 

Processo tributario, chi vince paga le spese in oltre il 50% dei casi
di Dario Aquaro e Cristiano Dell’Oste
Controlli e liti
07 Agosto 2023

Troppo bello per essere vero: obbligare il Fisco a rimborsare le spese legali tutte le volte che il contribuente vince una causa. E infatti questa proposta non è stata approvata dalla Camera, durante il primo giro di emendamenti al disegno di legge delega per la riforma fiscale (venerdì scorso
Montecitorio ha dato l’ok definitivo dopo le modifiche votate al Senato).
La proposta – firmata da quattro deputati di Forza Italia: De Palma, Rubano, D’Attis e Caroppo – era forse troppo estrema nel suo automatismo, ma tocca un problema molto sentito. Perché, ancora nel 2022, in oltre metà delle sentenze il giudice tributario ha deciso di compensare le spese del giudizio. chi perde deve rimborsare le spese alla controparte, e il giudice può compensarle solo se ci sono «gravi ed eccezionali ragioni che devono essere espressamente motivate» (come recita il comma 2 dello stesso articolo 15 già citato)

Avviso di liquidazione, nonserve allegazione
Risulta congruamente motivato l’avviso di liquidazione dell’imposta di registro applicatadall’ufficio su un’ordinanza di assegnazione somme emessa in procedimento esecutivopromosso dal contribuente: tale attivarsi permette infatti di ritenere l’atto conosciuto ocomunque certamente conoscibile, sicché il semplice riferimento al provvedimento soddisfa certamentel’onere motivazionale, senza alcun ulteriore obbligo di allegazione.
E’ quanto ha stabilito, respingendo il ricorso in appello di una contribuente, la Cgt di II grado del Laziocon sentenza n. 164/02/2023 dello scorso 16 gennaio

Diniego di autotutela,impugnativa limitata
La mancata impugnazione di un avviso di liquidazione ovvero della successiva cartella dipagamento non può essere ritentata, a pena di inammissibilità, avverso il provvedimento didiniego di autotutela domandata per l’annullamento di quegli atti non tempestivamenteopposti.
Lo ha stabilito la Cgt di Como, con sentenza n. 130/2023

Società, notifica semplificata
di Sergio Trovato
Le cartelle e gli altri atti tributari possonoessere notificati direttamente al legalerappresentante di una società, pressola residenza o il domicilio, o in mani proprie ovunque lo stesso venga reperito, anche in base a quantodisposto dalla vecchia norma di legge, poi modificata. Pertanto, la notifica delle cartelle pressol’abitazione del rappresentante è da ritenere ritualmente avvenuta, anche se non è stato effettuatoalcun tentativo primario di notifica presso la sede della società. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, conl’ordinanza 18614 del 30 giugno 2023, richiamando il proprio orientamento contrastante sullaquestione.

Residenza e dimora per laprima casa
Per il riconoscimento dell’agevolazione sulla c.d. “prima casa” è sufficiente che l’abitazione sucui riconoscere il trattamento di favore sia l’immobile, iscritto o iscrivibile in catasto comeunica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiedeanagraficamente.
Si tratta di quanto ha affermato la Cgt di II grado del Lazio con la sentenza n. 117/12/2023 depositata loscorso 12 gennaio

Immobili, Tari assolta dalconduttore
In ossequio a quanto stabilito dall’art. 1, comma 642, della legge n. 147/2013, la Tari è dovuta dachiunque possegga o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte, per cui, in ipotesi diimmobile concesso in locazione, ricadrà in capo al conduttore e non al proprietario.
Si tratta del noto canone affermato anche dalla Cgt di I grado di Milano con la sentenza n. 814/19/2023depositata lo scorso 7 marzo

Impianti non accatastatisenza esenzione Ici
Il mancato accatastamento di aree che siano dedicate ad impianti di una centrale idroelettrica mache non costituiscano il suo corpo principale non comporta alcuna esenzione dall’Ici, che ilComune potrà legittimamente liquidare sulla base dei valori che, pur successivamente adichiarazione Docfa, siano stati rettificati in via definitiva dalla competente Agenzia del territorio.
Lo si legge nell’ordinanza n. 17244/2023 della Cassazione, depositata lo scorso 15 giugno.

Prova solo in appello, spesecompensate
Se l’Ufficio fiscale giunge ad assolvere, pur compiutamente, l’onere di prova della notifica di attipresupposti ad un’ingiunzione di pagamento depositando i relativi documenti soltanto in seded’appello, non essendosi costituito in primo grado, dovranno essere compensate le spese dilite.
E’ ciò che ha stabilito la Cgt di II grado del Lazio nelle motivazioni della sentenza n. 138/15/2023,