Sintesi
Il fisco cambia. Ma non troppo, Ripresa della riscossione, aumentano i ricorsi tributari,Liti fiscali: contro la riforma giudici pronti allo sciopero, Sulle sanzioni relative alla maggiore Imu dovuta a seguito di una rettifica Docfa, Cumulo giuridico per tributi locali, i tempi cambiano, IMU e imposta di soggiorno: proroghe(differenziate) per le dichiarazioni
Il video
Il fisco cambia. Ma non troppo
di Giuliano Mandolesi
Un fisco più alla portata del cittadino. Al governo ampia delega per rendere il fisco più alla portata di cittadini e professionisti attraverso la razionalizzazione e semplificazione del sistema e la produzione di norme più chiare che dovranno essere concettualmente autosufficienti senza richiami superflui. Per semplificare a razionalizzare il primo obiettivo sarà quello di intervenire sugli adempimenti fiscali, sia quelli dichiarativi sia di versamento, riducendo i costi gestionali dei contribuenti con specifico divieto per l’amministrazione finanziaria di richiedere documenti già in possesso delle pubbliche amministrazioni
Ripresa della riscossione, aumentano i ricorsi tributari
Le nuove controversie instaurate nella fase di merito della giustizia tributaria nel primo trimestre 2022, sono 38.894: in aumento del 55,3% rispetto allo stesso periodo del 2021. È l’effetto della ripresa delle attività di accertamento e riscossione dei tributi da parte degli enti della fiscalità.
Continua, inoltre, l’aumento dei depositi dei provvedimenti digitali da parte dei giudici tributari che si attesta a circa il 72 per cento
Liti fiscali: contro la riforma giudici pronti allo sciopero
di Maria Carla De Cesari
«Astensione» dalle udienze tributarie. La richiesta arriva a gran voce da una parte dei giudici delle commissioni provinciali e regionali presenti al termine del VII congresso nazionale dell’Associazione di categoria (Amt).
La futura geografia dei magistrati tributari con i nuovi giudici professionali a tempo pieno dal 2023 e, nel regime transitorio, la coesistenza degli attuali onorari rischia poi di paralizzare l’attività delle commissioni.
Sulle sanzioni relative alla maggiore Imu dovuta a seguito di una rettifica Docfa
Come chiarito però dal granitico indirizzo della giurisprudenza di legittimità, riportato altresì nella recente circolare n. 7/E del 17 marzo 2022 , la notifica della rendita assume efficacia dichiarativa e non costitutiva della medesima. Quindi, il momento in cui l’ente locale può richiedere le maggiori imposte dovute dal contribuente in relazione alla rendita più elevata non coincide con quello dal quale tale rendita rettificata risulta applicabile: l’efficacia della maggiore rendita retroagisce all’epoca della variazione materiale operata dal contribuente
Nella pratica si registra un approccio differente fra le diverse amministrazioni comunali in tema di sanzioni: infatti, mentre alcuni Comuni non ritengono dovute le sanzioni sulle maggiori imposte derivanti dalla rettifica della rendita catastale, altri enti locali provvedono all’irrogazione delle sanzioni per omesso o insufficiente versamento ex art. 13 del D.Lgs. n. 471/1997. Ad avviso di chi scrive, nella fattispecie in esame le sanzioni non risultano dovute dal contribuente, nell’incertezza della norma, per due ordini di ragioni: in primo luogo, il terzo comma dell’ art. 74 della L. n. 342/2000 sopra citato, in relazione alle rendite attribuite o modificate prima del 1° gennaio 2000 e non ancora notificate, prevedeva per gli enti locali la possibilità di emettere appositi avvisi di accertamento entro i termini di prescrizione o decadenza previsti dalle norme dei tributi locali al fine di recuperare “l’eventuale imposta dovuta sulla base della rendita catastale attribuita”.
Cumulo giuridico per tributi locali, i tempi cambiano
di Massimo Migliorisi
Con la sentenza n° 11432/2022, invece, si afferma che l’omesso versamento non risulta parametrato rispetto a una imposta già predeterminata e liquidata, bensì all’esito di un accertamento con cui l’ente impositore ha proceduto all’esatta determinazione del tributo dovuto per ciascuna annualità. Pertanto non ci sono motivi ostativi all’applicazione del cumulo giuridico previsto dal comma 5 dell’articolo 12. Il nuovo orientamento, se seguiranno sentenze di analogo tenore, porterà una vera rivoluzione nella gestione dell’attività accertativa per omesso versamento dei Comuni, caratterizzata dall’irrogazione della sanzione del 30 per cento, per ogni annualità contestata. I contribuenti ne saranno contenti.
IMU e imposta di soggiorno: proroghe(differenziate) per le dichiarazioni
Girolamo Ielo – Dottore commercialista, esperto di finanza territoriale
La dichiarazione IMU relativa all’anno di imposta 2021 slitta al 31 dicembre 2022. Il termine
del 30 giugno per la presentazione della dichiarazione dell’imposta di soggiorno per gli anni
di imposta 2020 e 2021 viene invece differito al 30 settembre. Sono alcune delle novità
previste dal decreto Semplificazioni in materia di tributi locali. Il decreto sposta, inoltre, al 31
luglio 2022 il termine per deliberare le aliquote dell’addizionale comunale all’IRPEF in
adeguamento ai nuovi scaglioni IRPEF previsti dalla legge di Bilancio 2022.