Ritornano le liti fiscali, Chiusura delle liti pendenti estesa ai ricorsi fuori termine, Milleproroghe, a giugno 2023 doppia dichiarazione Imu, Milleproroghe, dichiarazione Imu al 30 giugno 2023. Ancora niente fattura elettronica per i medici, Riscossione pubblica, le criticità (alcune) e questioni ancora aperte
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Ritornano le liti fiscali
Giulia Sirtoli
F isco, si torna a litigare. Aumentano di quasi il 60% i nuovi ricorsi alle corti di giustizia tributaria, soprattutto in primo grado dove sono quasi raddoppiati. Diminuisce inoltre di quasi il 6% il volume delle liti definite. La situazione, di molto contenuta in periodo Covid, torna a registrare un boom ora che il periodo emergenziale si è concluso. Positivo, invece, il bilancio sulla digitalizzazione, decisamente in crescita nelle corti di giustizia tributaria (Cgt). È questo, in sintesi, il quadro rappresentato dal ministero dell’economia e delle finanze (Mef) con il suo rapporto trimestrale sul contenzioso tributario, relativo al periodo che va da luglio a settembre 2022, pubblicato ieri.
Chiusura delle liti pendenti estesa ai ricorsi fuori termine
La controversia deve essere accesa entro il 1° gennaio: le istruzioni della circolare 6/19
Giuseppe Morina Tonino Morina
L’articolo 42 del disegno di legge di Bilancio 2023 prevede una definizione agevolata delle liti pendenti. Si tratta, in buona sostanza, di una nuova edizione della chiusura delle liti pendenti.
La definizione è applicabile alle controversie in cui il ricorso in primo grado è stato notificato alla controparte entro il 1° gennaio 2023, e per le quali alla data di presentazione della domanda il processo non si sia concluso con pronuncia definitiva.
Per accedere alla definizione, è perciò necessario che al 1° gennaio 2023 il ricorso sia stato notificato all’ufficio. È irrilevante il fatto che al 1° gennaio 2023 il contribuente non abbia ancora depositato il ricorso in primo grado
Milleproroghe, a giugno 2023 doppia dichiarazione Imu
di Marco Mobili e Gianni Trovati
Il Milleproroghe che arriva oggi sul tavolo del consiglio dei ministri porta con sé un nuovo
slittamento della dichiarazione Imu sul 2021. Il termine già spostato a fine 2022 con l’arrivo del
nuovo modello nei mesi scorsi viene ulteriormente spinto in avanti al 30 giugno 2023. Quando però
scadranno anche i tempi per la presentazione della dichiarazione 2022, raddoppiando l’onere per i
contribuenti (chiamati alla dichiarazione quando ci sono variazioni nella condizione patrimoniale
collegata all’imposta) e soprattutto per i Comuni, che si troveranno a dover lavorare in parallelo sulla
gestione e poi sugli accertamenti per due annualità.
Milleproroghe, dichiarazione Imu al 30 giugno 2023. Ancora niente fattura elettronica per i medici
di Giovanni Parente
Arriva il differimento al 30 giugno 2023 della dichiarazione Imu 2022 (relativa all’anno d’imposta
2021) (…) Uno slittamento in avanti motivato anche dalla necessità di riallineamento con la
dichiarazione aiuti Covid, che è stata già oggetto di un rinvio al 31 gennaio 2023. Questo perché nella
dichiarazione Imu va data indicazione degli esoneri usufruiti proprio per l’emergenza Covid.
Riscossione pubblica, le criticità (alcune) e questioni ancora aperte
di Giovanni Puleri
Tuttavia, restano aperte varie questioni che di fatto non consentono il perseguimento dell’interesse
pubblico fiscale di riscuotere il tributo in condizioni di efficacia, efficienza ed economicità del
procedimento amministrativo.
Le asimmetrie del mercato delle notifiche
L’anagrafe dei rapporti finanziari. Lo strumento non è ancora disponibile per gli enti locali sebbene
previsto dall’articolo 17-bis del Dl 76/2020. Attualmente gli enti operano con la procedura (meno
efficace) della dichiarazione stragiudiziale del terzo prevista dall’articolo 75-bis del Dpr 602/1973. È
prevista una formale richiesta e i conseguenti tempi di risposta.
La mancata risposta al pignoramento presso terzi. Seppure in ipotesi di risposta positiva della
dichiarazione stragiudiziale ex articolo 75-bis del Dpr 602/1973, cosa succede se il terzo “non
risponde” al pignoramento? L’ente deve attivare la procedura ordinaria davanti al giudice delle
esecuzioni prevista da Cpc.
Il video
https://www.youtube.com/watch?v=OUxOcWMNVEU
Il podcast
https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu