STAMPA & TRIBUTI

stampa & tributi del 16 marzo 2022

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L’agente della riscossione deve conservare le cartelle esattoriali per cinque anni. Cartelle, Riscossione deve conservare copia: non basta l’estratto di ruolo. Per mezzo milione di contribuenti riapre la pace fiscale. Rottamazione, nuove scadenze. Catasto: avviso di accertamento adeguatamente motivato se il contribuente sceglie il Docfa.

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Riassunto

L’agente della riscossione deve conservare le cartelle esattoriali per cinque anni 

di Luigi Lovecchio

L’agente della riscossione deve conservare sempre l’originale della cartella per cinque anni, a prescindere dalle modalità di notifica. Nel caso di non possidenza della stessa, inoltre, lo stesso non può limitarsi a depositare l’estratto di ruolo ma deve produrre una apposita attestazione di inesistenza, con indicazione delle cause. Questa è la conclusione raggiunta nella sentenza n. 4/2022 resa dall’adunanza plenaria del Consiglio di stato.

Cartelle, Riscossione deve conservare copia: non basta l’estratto di ruolo 

di Francesco Machina Grifeo

«qualora il contribuente richieda la copia della cartella di pagamento, e questa non sia concretamente disponibile, il concessionario non si libera dell’obbligo di ostensione attraverso il rilascio del mero estratto di ruolo, ma deve rilasciare una attestazione che dia atto dell’inesistenza della cartella, avendo cura di spiegarne le ragioni».

Per mezzo milione di contribuenti riapre la pace fiscale 

Fissate le scadenze per il recupero delle rate dovute dal 2020 al 2022

Marco Mobili Giovanni Parente

Si riapre la partita per 532mila contribuenti che hanno saltato i pagamenti delle rate 2020, 2021 e 2022 della rottamazione ter e del saldo e stralcio. L’emendamento approvato dalla commissione Bilancio del Senato sancisce, infatti, la rimessione nei termini per i debitori decaduti, fissando un calendario per rientro nei versamenti e l’estinzione delle eventuali procedure esecutive (come, ad esempio, i pignoramenti) avviate alla data di entrata in vigore del decreto Sostegni ter (27 gennaio 2022).

Il 43% dei contribuenti corrispondenti a 532mila soggetti risultava fuori dalle due definizione agevolate, che consentono un pagamento scontato dei propri debiti con la riscossione. Ora però c’è una seconda opportunità. 

Rottamazione, nuove scadenze

di Giuliano Mandolesi e Cristina Bartelli

Le rate in scadenza nel 2020 potranno essere corrisposte entro il prossimo 30 aprile, quelle in scadenza nel 2021 entro il 31 luglio 2022 e slittano al 30 novembre tutte le rate in scadenza nel 2022. Lo prevede l’emendamento approvato, ieri, in commissione bilancio del Senato alla legge di conversione del decreto legge Sostegni 3 (dl 4/22). Bloccate, inoltre, tutte le procedure esecutive in alcuni casi già messe in atto dal riscossore verso i contribuenti decaduti e che potranno riprendere solo dopo il mancato pagamento entro i nuovi termini previsti. Concesso anche per questo nuovo scadenzario il cosiddetto “lieve ritardo” ovvero l’applicazione della disposizione contenuta all’articolo 3 comma 14-bis del dl 119/2018 per cui sono ritenuti validi e tempestivi i pagamenti effettuati entro 5 giorni dalla scadenza “ordinaria”. 

Catasto: avviso di accertamento adeguatamente motivato se il contribuente sceglie il Docfa

di Giampaolo Piagnerelli

Il contribuente non può proporre appello sulla nuova rendita catastale qualora lo stesso abbia presentato una dichiarazione con l’indicazione della consistenza, della categoria e della classe dell’immobile. Cassazione (sentenza n. 8282/22), la Cassazione ha evidenziato come diversamente sussista un altro modo per attribuire un nuovo classamento attraverso l’avviso di accertamento. In tale ipotesi l’avviso di accertamento con il quale l’Amministrazione intende rettificare la proposta di variazione di classamento e rendita, avanzata dal contribuente con la procedura Docfa, deve invece essere adeguatamente motivato, ossia deve contenere le specificazioni relative alle valutazioni, se compiute su elementi diversi da quelli indicati dal proprietario dell’immobile. La presentazione della dichiarazione Imu è indispensabile per la spettanza dell’esenzione prevista in favore dei «beni merce». Questa è la conclusione a cui è giunta la Corte di cassazione con l’ordinanza n. 519/2022. Il soggetto passivo è tenuto a presentare, a pena di decadenza, la dichiarazione Imu, utilizzando il modello ministeriale, con la quale attesta il possesso dei requisiti e indica gli identificativi catastali degli immobili ai quali si applica l’esenzione. La presentazione della dichiarazione è condizione necessaria per l’ottenimento del beneficio fiscale. Obbligo previsto a pena di decadenza, che non può essere sostituito dalla circostanza che il Comune sia a conoscenza dei fatti che comportano l’esenzione dall’imposta.

Il video

Il podcast

L’articolo

Corso Governance dei tributi locali 2022

Il 25 febbraio è iniziato il nuovo corso di Governance dei tributi locali.

 📌in presenza, aula A5 (gestione presenze tramite ReStart)

 🚩on line – Piattaforma Microsoft Teams per gli studenti iscritti–

📢streaming live sul canale YouTube del Dipartimento per gli altri 

L’iniziativa rientra nell’ambito delle attività connesse alla terza missione all’interno dell’obiettivo “Formazione per adulti e life long learning” ed è quindi aperto a chi volesse parteciparvi gratuitamente.

Per i partecipanti non studenti è possibile iscriversi al corso inviando la propria adesione al seguente form di google 

https://forms.gle/S5WR8Q5Vadyz2tUu9

Il video è visionabile in generale dal giorno dopo sul canale youtube del Dipartimento.

https://www.youtube.com/channel/UChqti3zueelC0asTkk4yV8A

📌 Abbiamo aggiornato la pagina sulla qualità della TARI con la pagina diapositiva ed il link al video dell’evento formativo di oggi di IFEL UNA PAGINA “ONE STOP SHOP” All’interno della pagina troverete le informazioni sulla qualità nella TARI nostra necessità dalla delibera 15 /2022 di Arera

 👉 LA DELIBERA DI SCELTA DEL QUADRANT REGOLATORIO 

👉 LA BOZZA DELL’APPENDICE AL REGOLAMENTO TARI 

👉 I DOCUMENTI UFFICIALI DI ARERA CONSULTA LA PAGINA https://tuttotributi.it/nuovi-obblighi-di-qualita-per- la-tari/

Entro quale termine nel 2022 si devono approvare le tariffe e i regolamenti IMU Tari Canone unico e addizionale irpef?

Nel decreto milleproroghe in corso di conversione sono state approvate due distinte norme che incidono sugli adempimenti degli enti impositori in materia di tributi locali.

Nuovo regime ordinario per piani finanziari, tariffe e regolamenti della TARI

DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI INDIVIDUAZIONE DELLO SCHEMA QUALITA’ TARI ARERA DELIBERA 15 2022

Abbiamo elaborato una bozza di deliberazione del Consiglio Comunale per quei Comuni che fossero anche Enti territorialmente competenti.

La delibera si applica solo in questi caso, mentre dove sono operativi gli ETC occorrerà attendere le determinazioni degli stessi.

Si tratta come comprensibile di un documento di bozza da adattare alle specifiche esigenze di ciascun ente.

In ordine alla soluzione prospettata di attribuire al Consiglio Comunale la potestà di intervento in materia si ritiene che la stessa possa essere la strada più corretta in ragione della prassi già utilizzata dai comuni che si sono configurati quali ETC di determinare in ordine alle componenti di competenza dell’ETC per il tramite del Consiglio comunale e naturalmente in ordine alle materie oggetto di intervento.

Tale scelta è ampiamente motivata nel documento

Sono naturalmente apprezzate osservazioni e proposte di modifica o di integrazione del documento proposto

REGOLAMENTO TARI PER ADEGUAMENTO AL TESTO UNICO PER LA REGOLAZIONE DELLA QUALITÀ DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI (TQRIF)

Con la delibera 15/2022/R/rif, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) adotta il Testo unico per la regolazione della qualità del servizio di gestione dei rifiuti urbani (TQRIF). dal 1° gennaio 2023 erantrerà in vigore un set di obblighi di servizio di qualità contrattuale e tecnica, minimi ed omogenei per tutte le gestioni.

Tali standard sono affiancati da indicatori e relativi standard generali, differenziati per quattro schemi regolatori, individuati dall’Ente territorialmente competente (ETC) in relazione al livello qualitativo effettivo di partenza garantito agli utenti nelle diverse gestioni, determinato dall’ETC medesimo in ragione delle prestazioni previste nel/i Contratto/i di servizio e/o nella/e Carta/e della qualità vigente.

Alcune disposizioni incidono direttamente sulla portata del regolamento che disciplina la TARI.

Pertanto abbiamo pensato di abbozzare una appendice di aggiornamento al regolamento TARI che può essere utilizzata o come guida per andare a modificare direttamente gli articoli del regolamento vigente ovvero per costituirne una appendice separata.

Il canale Telegram

https://t.me/stampaetributi