Rottamazione quater, escluse le compensazioni
di Giuseppe Morina e Tonino Morina
nt+fisco
Compensazioni escluse per la rottamazione quater. Le somme dovute si devono pagare con le
modalità previste dalla norma sulla definizione agevolata. I crediti Iva o i crediti “commerciali”,
eventualmente vantati dal contribuente nei confronti delle pubbliche amministrazioni, non possono essere usati, per pagare gli importi dovuti per la rottamazione quater. È questa la risposta
dell’agenzia delle Entrate, n. 372/2023 del 7 luglio 2023, a un contribuente che, invece, riteneva
possibile la compensazione verticale Iva da Iva e orizzontale per importi fino a 1.500 euro, con i
crediti commerciali non prescritti, certi, liquidi, esigibili e certificati maturati per somministrazioni,
forniture, appalti e servizi nei confronti della Pubblica amministrazione
Pareggio Comuni-Mef sulle compensazioni dell’Ici dai capannoni
di Pasquale Mirto
nt +
10 Luglio 2023
Si chiude con un quasi pareggio la controversia tra i Comuni e i ministeri di Economia e Interno sulle modalità di calcolo dei contributi compensativi Ici relativi agli immobili di categoria D. La diatriba è stata risolta dalla Corte di cassazione, che con sentenza n. 18701/2023 ha parzialmente accolto il ricorso dei ministeri, enunciando un principio mediano rispetto alle tesi delle parti. I numeri sono rilevanti, visto che riguardano circa 650 Comuni per un ammontare complessivo di
trasferimenti di oltre 300 milioni.
Potenzialità edificatorie L’Imu non è esclusa
Nicola Fuoco
Italiaoggi
Nel recupero Imu, ai fini della determinazione del maggior valore di un’area, è legittimo che l’ufficio comunale tenga conto delle potenzialità edificatorie del terreno a prescindere dal fatto che il contribuente affermi che lo stesso sia solo parzialmente utilizzato a fini residenziali.
Lo si legge nelle motivazioni rese dalla CGT di I grado di Varese con la sentenza n. 44/2023 depositata lo scorso 17 febbraio.
Immobili ceduti e demoliti: bocciate tutte le imposte sull’area edificabile
di Giorgio Gavelli
nt+fisco
La presunzione che porta a riqualificare la cessione di un fabbricato (anche se in cattivo stato e con
rilascio da parte del Comune dell’autorizzazione urbanistica per demolire e ricostruire) in un’area
edificabile non convince la Cassazione, sia che si parli di imposte dirette che di imposte di registro o
di Iva. La recente giurisprudenza della Suprema corte conferma la bocciatura delle contestazioni
operate da alcuni uffici dell’agenzia delle Entrate, senza distinzione in merito al tributo di
riferimento; anche se le motivazioni sono, per forza di cose, differenti.
Unificazione immobili senza formalità catastali
Nicola Fuoco
Italiaoggi
Sono di carattere sostanziale i requisiti che sottostanno al legittimo riconoscimento dei beneficico c.d. “prima casa”, pertanto l’intervenuta fusione di due unità immobiliari adibite ad abitazione principale consente l’accesso agli stessi pur se non seguito da tempestivo aggiornamento catastale.
Sono le specifiche osservazioni rese dalla CGT di II grado del Lazio, con la sentenza n. 4297/2022,depositata lo scorso 3 ottobre.
Verifica per microzone, motivazione rigorosa
Benito Fuoco
Itliaoggi
Il provvedimento con cui l’ufficio del territorio ridetermini in aumento una rendita catastale, pur se di immobile situato in microzona di pregio, deve contenere una rigorosa motivazione che, oltre a riferirsi al contesto urbano, espliciti ragioni connesse alle caratteristiche proprie di quel bene motivando adeguatamente il riclassamento.
Si tratta dei chiari canoni riscontrabili nella sentenza n. 3841/11/2022 emessa dalla CTR del Lazio, depositata lo scorso 13 settembre