ACCERTAMENTO & RISCOSSIONEApprofondimento Accertamento e Riscossione

Pubblicati i dati delle entrate tributarie 2020

Print Friendly, PDF & Email

Sul sito del Dipartimento delle Finanze-MEF sono consultabili i dati delle entrate tributarie 2020. In sintesi, lo scorso anno, le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica sono state pari a 446.796 milioni di euro con una diminuzione del 25.183 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019 (-5,3%). La variazione negativa riflette sia il peggioramento del quadro macroeconomico sia gli effetti dei provvedimenti di sostegno all’economia adottati dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria. Le imposte dirette ammontano a 252.572 milioni di euro, e risultano nel complesso sostanzialmente in linea con quelle del 2019 (+23 milioni di euro). Il gettito dell’IRPEF si è attestato a 187.436 milioni di euro in riduzione di 4.178 milioni di euro (-2,2%) rispetto all’anno precedente, mentre l’IRES, che risente dell’andamento negativo dell’acconto (-2,8%), si è ridotta di 170 milioni di euro (-0,5%). Tra le altre imposte dirette vanno segnalati gli incrementi delle entrate dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+1.615 milioni di euro) e di quelle relativa all’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione (+1.129 milioni di euro). Infine, il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha evidenziato un calo limitato a 40 milioni di euro (-0,5%).

Le imposte indirette ammontano a 194.224, con una diminuzione tendenziale di 25.206 milioni di euro (pari al -11,5%). Alla dinamica negativa ha contribuito la riduzione dell’IVA (-13.227 milioni di euro, -9,7%), e, in particolare, della componente di prelievo sugli scambi interni (-9.377 milioni di euro, –7,6%) e di quella sulle importazioni (-3.850 milioni di euro, -27,7%).

Le entrate relative ai giochi ammontano, nel 2020, a 10.510 milioni di euro (-5.095 milioni di euro, -32,6%).

Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si sono attestate a 8.854 milioni (-4.462 milioni di euro, pari a -33,5%) di cui 3.977 milioni di euro (-2.940 milioni di euro, -42,5%) affluiti dalle imposte dirette e 4.877 milioni di euro (-1.522 milioni di euro, -23,8%) dalle imposte indirette.

Nei primi due mesi del 2021 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 67.660 milioni di euro, segnando una diminuzione di 2.920 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-4,1%). Nel primo bimestre 2021 le imposte dirette ammontano a 42.858 milioni di euro, con una diminuzione di 507 milioni di euro (-1,2%) mentre le imposte indirette ammontano a 24.802 milioni di euro, in calo di 2.413 milioni di euro pari – 8,9%. All’andamento negativo ha contribuito la diminuzione del gettito IVA (-380 milioni di euro, –2,4%) e, in particolare, della componente di prelievo sulle importazioni che si è ridotto di 297 milioni di euro (-13,4%).

Le entrate relative ai giochi ammontano a 1.708 milioni di euro (-862 milioni di euro, -33,5%).

Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo si attestano a 1.077 milioni di euro (-578 milioni di euro, –34,9%) di cui: 468 milioni di euro (-269 milioni di euro, –36,5%) sono affluiti dalle imposte dirette e 609 milioni di euro (-309 milioni di euro, –33,7%) dalle imposte indirette.

È consultabile altresì il Bollettino delle Entrate Tributarie Internazionali (gennaio-ottobre 2020) che contiene un’analisi comparata dellandamento delle entrate tributarie in Francia, Germania, Irlanda, Italia, Portogallo, Regno Unito e Spagna. Dall’analisi dai dati emerge che nei primi dieci mesi del 2020 l’andamento delle entrate tributarie si mantiene negativo in tutti i Paesi monitorati. Lo shock conseguente alla pandemia che ha colpito le economie è stato di tipo simmetrico portando difficoltà analoghe sia nei tempi che nelle modalità. Diminuisce il gettito tributario dell’Irlanda  (-5,3%), che mostra la decrescita più contenuta tra i Paesi considerati. La Spagna registra la peggiore variazione tendenziale (-10,1%). Per la Francia si osserva un discreto miglioramento del tendenziale (-9,9%) rispetto al mese scorso (-13,3%). Negativa risulta la dinamica del gettito tributario del Regno Unito, con un calo tendenziale del 8,5%. La Germania mostra una variazione tendenziale di segno negativo (-8,1%) stabile rispetto al dato di settembre. In Portogallo si registra una variazione tendenziale negativa (-7,6%), in calo rispetto al dato di settembre.