Come si possono contestare le somme addebitate in bolletta?
Se un utente ritiene inesatta la somma richiesta per la sua fornitura idrica, può inviare al gestore una comunicazione scritta nella quale presenta le proprie contestazioni in merito.
Nella richiesta scritta di rettifica di fatturazione l’utente può indicare un’autolettura, in modo che il gestore possa verificare più efficacemente la correttezza dei consumi addebitati.
Che cosa deve fare il gestore che riceve una richiesta scritta di rettifica di fatturazione?
Deve inviare all’utente, entro 30 giorni lavorativi, una risposta motivata che riporti l’esito delle azioni e degli accertamenti effettuati anche se la fattura è corretta. In caso di errore, deve provvedere alla rettifica di fatturazione ed accreditare la somma precedentemente addebitata.
Se la somma è già stata pagata dall’utente oppure se è stata richiesta la rateizzazione della bolletta rettificata, il gestore dovrà restituire la somma pagata in più dall’utente, versandola entro 60 giorni lavorativi.
Riferimenti:
- Atto 655/2015/R/idr articoli 43 e 44, Tabelle 1 e 2
Che cosa deve contenere la risposta motivata del gestore ad una richiesta scritta di rettifica?
La risposta del gestore deve contenere:
- il riferimento alla richiesta scritta;
- l’indicazione del nominativo e del riferimento organizzativo del gestore incaricato di fornire, ove necessario, eventuali ulteriori chiarimenti;
- la verifica degli elementi contrattuali dai quali derivano le tariffe applicate in conformità alla normativa;
- l’indicazione delle modalità di fatturazione applicate, in coerenza con l’articolo 35 del RQSII;
- la natura dei dati (rilevati/stimati) di consumo riportati nella fattura contestata;
- nel caso in cui l’utente abbia comunicato un’autolettura, la motivazione dell’eventuale mancato utilizzo;
- l’indicazione degli eventuali indennizzi automatici spettanti all’utente, i tempi e le modalità di erogazione;
- il dettaglio del calcolo effettuato per la rettifica, nel caso in cui si comunichi che essa viene effettuata.
Riferimenti:
- Atto 655/2015/R/idr articolo 50
Quali sono i tempi e le modalità della rettifica di fatturazione? Come vengono accreditate le somme non dovute?
Se il gestore riconosce l’errore di fatturazione, l’utente ha diritto all’accredito della somma che gli era stata addebitata per errore.
Nel caso di una fattura già pagata o rateizzabile, il gestore deve provvedere all’accredito entro 60 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta scritta di rettifica di fatturazione.
L’accredito della somma non dovuta viene effettuato dal gestore in bolletta, mediante detrazione dall’importo addebitato; se residua un credito dell’utente, nei 60 giorni successivi questo dovrà essergli corrisposto con rimessa diretta (assegno, bonifico, ecc.).
Se l’accredito di una fattura già pagata o rateizzabile avviene dopo 60 giorni lavorativi dall’arrivo della richiesta, il gestore deve liquidare all’utente, nella prima bolletta utile, un indennizzo automatico (base) pari a 30 €.
Riferimenti:
- Atto 655/2015/R/idr articolo 44