IFEL ha pubblicato una nota di approfondimento sul Fondo di Solidarietà 2023 e, nell’area riservata, reso disponibile il quadro esplicativo su definizione delle risorse e composizione del FSC per ciascun comune, attraverso un’articolata esposizione dei dati accompagnata da chiarimenti nelle note esplicative di riferimento. Lo schema proposto si propone di mettere in luce alcuni aspetti tecnici non facilmente desumibili dal prospetto pubblicato sul sito del Ministero dell’Interno.
Sono inoltre riportate le ulteriori assegnazioni determinate dai diversi provvedimenti legislativi intervenuti dal 2013: ristoro per esenzioni IMU 2014, ristoro IMU ruralità, fondo integrativo IMU-Tasi, ristoro “imbullonati”, rettifica delle stime ICI a seguito della sentenza del Consiglio di Stato 5008/15, fondo IMU agricola, fondo uffici giudiziari e fondo destinato alle fusioni di Comuni, ecc.
Premessa
Come noto, la determinazione del Fondo di solidarietà comunale (FSC) scaturisce da aggiornamenti e cambiamenti di metodologia che, di anno in anno, modificano sia i fabbisogni standard che le capacità fiscali per ciascun comune. A questi cambiamenti si aggiunge la crescita delle percentuali di perequazione, tuttora in corso, che si con-cluderà nel 2030.
Nel primo periodo di applicazione della perequazione (2015-2018) la redistribuzione delle risorse è avvenuta in massima parte in modo orizzontale: circa 200 milioni di euro all’anno si sono spostati dagli enti con capacità fiscali maggiori dei rispettivi fabbisogni agli enti meno dotati.
Questo sistema è stato arrestato per la sua evidente insostenibilità e quindi, a partire dal 2020, il percorso perequativo è stato reso meno rapido, spostando il completa-mento della perequazione al 100% dal 2021 al 2030, ma al tempo stesso reso più incisivo, attraverso l’aumento delle risorse oggetto di perequazione.
Inoltre, dal 2020 al 2022 la perequazione a favore dei comuni meno dotati è stata portata avanti senza diminuire le assegnazioni degli altri enti, utilizzando parte delle risorse spettanti al comparto in ragione del progressivo reintegro del taglio da decreto n. 66/2014, pari a 100 mln. nel 2020, 200 mln. nel 2021 e 300 mln. nel 2022, fino al valore a regime di 560 mln. dal 2024.
I comuni hanno pertanto autofinanziato in modo orizzontale la perequazione, in as-senza di un vero fondo perequativo statale, pur previsto dall’articolo 119 della Costi-tuzione, terzo comma: “La legge dello Stato istituisce un fondo perequativo, senza vincoli di destinazione, per i territori con minore capacità fiscale per abitante.”
Nel 2023 queste risorse aumentano di 80 mln., di cui 50 mln. introdotti dalla legge di bilancio anticipando parte del reintegro ex decreto 66/2014 previsto nel 2024.
Questa modifica porta ad un FSC che, per effetto degli aggiornamenti metodologici e degli incrementi della percentuale di perequazione, appare meno sbilanciato di quanto inizialmente prospettato, ma richiede comunque un finanziamento “orizzon-tale” di 36 mln. di euro circa.
ANCI e IFEL hanno ritenuto assolutamente inadeguata questa soluzione, anche sulla base di considerazioni specifiche e di un più generale contesto economico-finanziario:
1. l’incremento di queste risorse, già insufficienti per il 2023, si fermerà a decor-rere dal 2025. La dimensione dello sbilancio residuo attuale (-36 mln. nel 2023) può sembrare lieve, ma il processo perequativo residuo redistribuirà pre-vedibilmente tra il 2025 e il 2030 ulteriori 600 mln. di euro, che allo stato attuale sarebbero interamente a carico della perequazione orizzontale;
2. in concomitanza con lo sbilancio da perequazione, altre due misure non cor-rette dalla legge di bilancio producono serie riduzioni di risorse:
a. il taglio da “spending review informatica” introdotto dalla legge di bilan-cio 2021 (commi 850-853, legge 178/2020), pari a 100 milioni di euro sui comuni e a 50 milioni di euro su province e città metropolitane;
b. il mancato ripristino del contributo di 50 mln. assegnato nel 2022 ai piccoli comuni in spopolamento e in condizioni di debolezza economica;
3. il contesto socioeconomico, caratterizzato dalla crisi energetica e da una preoc-cupante dinamica inflazionistica (nel 2022 +8,1%, con una previsione 2023 di +6,3%), incide molto negativamente, per ampie fasce di enti, sulla capacità di assicurare gli equilibri correnti e far fronte ai gravosi oneri amministrativi con-nessi all’attuazione del PNRR.
La Commissione tecnica per i fabbisogni standard (CTFS) non ha ritenuto di affron-tare queste problematiche, giudicandole estranee ai suoi compiti. Riteniamo, tuttavia, che il Governo abbia ben presente il fatto che definire “fabbisogni” senza tener conto del valore reale delle assegnazioni conseguenti compromette gravemente ruolo e fun-zione del sistema perequativo, con evidenti rischi di rigetto e di una nuova battuta d’arresto.
Oltre alla componente “perequativa”, il FSC si compone di ulteriori macro-compo-nenti, generalmente costanti o rispondenti ad autonomi e separati criteri di calcolo:
a) una componente di mero ristoro di gettiti comunali aboliti in conseguenza delle modifiche normative via via intervenute e di rilevante dimensione (circa 3.818 mln. di euro);
b) la quota di risorse destinata al potenziamento dei servizi sociali comunali, introdotta nel 2021 e pari nel 2023 a circa 300 mln. di euro, in crescita pro-gressiva fino a circa 754 mln. di euro nel 2030, è invece parte integrante del processo perequativo, essendo le relative assegnazioni ancorate ai coefficienti di riparto della funzione “Servizi sociali comunali”, rivisti nel 2020 con la fi-nalità di equiparare nel medio-lungo periodo le capacità di spesa dei comuni meno dotati ai livelli dei fabbisogni standard di settore delle aree con capacità medio-alta;
c) una componente condizionata al raggiungimento di specifici obiettivi di ser-vizio cui sono associati servizi aggiuntivi, relativi all’incremento di asilo nido e trasporto scolastico di studenti con disabilità, introdotta nel 2022 per 150 mln. di euro, che passano a 225 mln. nel 2023 e in rilevante crescita fino al 2027 (1.220 mln. di euro a regime, in corrispondenza del raggiungimento de-gli obiettivi).
Anche in merito a queste componenti Anci e IFEL hanno più volte segnalato l’oppor-tunità che gli eventuali recuperi rientrino nell’ambito del finanziamento del FSC e
siano riassegnati al raggiungimento degli obiettivi di potenziamento dei servizi sociali, come più volte richiesto presso la CTFS e nelle riunioni tecnici della CSC, con riferi-mento a tutti i servizi oggetto di finanziamento vincolato (sociale, asili nido e trasporto scolastico di studenti con disabilità). Inoltre, la recente sentenza della Corte costitu-zionale n.71/2023, nell’invitare il legislatore a rivedere il sistema dei fondi vincolati inseriti nel FSC, osserva che «risulta palesemente contraddittorio che, a fronte di un vincolo di destinazione funzionale a garantire precisi LEP, la “sanzione” a carico dei comuni inadempienti possa poi consistere nella mera restituzione delle somme non impegnate»: questa soluzione, infatti, «non è in grado di condurre al potenziamento dell’offerta dei servizi sociali e lascia, paradossalmente, a dispetto del LEP definito, del tutto sguarnite le persone che avrebbero dovuto, grazie alle risorse vincolate, be-neficiare delle relative prestazioni».
Lo schema comprende, oltre alle note di chiarimento riferite a ciascun quadro, le principali assegnazioni ulteriori di parte correnterispetto al FSC (fondo integrativo IMU-Tasi, fondo IMU agricola, fondo uffici giudiziari, ecc.). Agli importi indicati do-vranno poi aggiungersi altri contributi minori (5 per mille del gettito Irpef per l’anno d’imposta 2014, minori introiti da addizionale comunale all’IRPEF, detrazioni per AGES e ARAN, ecc.), al momento non ancora resi noti dal Ministero dell’Interno.
Per una migliore comprensione delle tabelle si raccomanda la lettura della presente nota, unitamente alle note esplicative che corredano ciascun quadro e che riportiamo nell’ultima sezione del presente documento in allegato al prospetto di riepilogo, rela-tivo a tutti i comuni delle Regioni a statuto ordinario e delle Isole.
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